Crisi del Golfo: sauditi ed i alleati prolungano l’ultimatum a Qatar

Ieri è ufficialmente scaduto l’ultimatum stabilito da Arabia Saudita ed i suoi alleati arabi incluso Egitto, Emirati Arabi e Bahrain, nel giorno 23 giugno 2017 a Qatar a costringerlo ad accettare le loro richieste, però l’alleanza degli stati arabi l’ha prolungato per altre 48 ore dopo la richiesta di Kuwai che cerca di mediare la crisi del Golfo.

Le 13 richieste comprendono la chiusura  del canale televisivo Al-Jazeera, la base militare della Turchia in Qatar,  i rapporti diplomatici con Iran, etc che Qatar le definisce controdittorie ai diritti internazionali e chiede l’intervento della società mondiale.

Il ministro degli esteri di Qatar, Seikh Mohammad bin Abdul Rahman al-Thani, oggi, lunedì, è arrivato in Kuwait per consegnare una risposta in lettera, dall’Emiro di Qatar all’Emiro di Kuwait.

Gli stati arabi nella guida di quello gigante, Arabia Saudita, un mese fa, hanno accusato Qatar di sostenere il terrorismo in regione e con la forza delle minacce e sanzioni cercano tuttora di farlo adempiere le loro richieste. Tuttavia, il più piccolo paese del Golfo Persico, finora è riuscito a resistere e non farsi dettare regole dagli altri. Le regole che, secondo la dinastia al-Thai, sono state fatte per non poter essere adempiute e queste tactiche sono del bullismo e portano alla guerra più che altro.

I Ministri degli Esteri di Egitto, Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti e Bahrein si riuniranno mercoledì al Cairo per discutere della crisi in corso, secondo quanto annunciato dall’Egitto.

 

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