Iran nucleare

Duqu-Created-to-Spy-Iranian-Nuclear-ProgramCari amici in occasione dell’arrivo del nuovo anno persiano, oggi abbiamo deciso di ripercorrere con voi i passi più importanti inerenti al programma nucleare del nostro paese ed i negoziati con l’Occidente nel corso degli ultimi 12 mesi.  *** Durante l’anno 1391 persiano (dal 20 marzo 2012 al 20 marzo 2013), il dossier nucleare dell’Iran ha concepito una procedura fluttuante. Il 20 marzo 2012, il segretario di Stato USA, Hillary Clinton, annuncia che gli Stati Uniti “esenteranno 11 paesi dalle nuove sanzioni finanziarie contro le istituzioni che contribuiscono alle importazioni di petrolio iraniano”. Una nuova legge degli Stati Uniti, a breve in vigore, sanzionerà le istituzioni che intrattengono rapporti con la Banca Centrale della Repubblica Islamica d’Iran, che gestisce il commercio petrolifero nazionale. L’esenzione, di un periodo rinnovabile di 180 giorni, interessa i paesi che hanno significativamente ridotto le importazioni di greggio iraniano. Gli 11 paesi sono Germania, Belgio, Spagna, Francia, Gran Bretagna, Grecia, Italia, Paesi Bassi, Polonia, Repubblica Ceca e Giappone. In totale sono 23 i paesi che acquistano petrolio iraniano, tra questi Cina, India e Corea del Sud. Il portavoce del Ministero degli Affari Esteri cinese Hong Lei, dichiara però che la Cina importa legalmente petrolio dall’Iran “attraverso i normali canali, in maniera ragionevole e giusta”. Nel marzo 2012, il ministro degli Affari Esteri russo Sergei Lavrov interviene: “Un atteggiamento aggressivo nei confronti dell’Iran minaccia unicamente la non proliferazione nucleare, invece di sostenerla, e gli eventuali attacchi aerei contro la Repubblica Islamica rallenteranno solamente il programma nucleare, senza però riuscire a cancellarlo, chiuderlo o abolirlo” e Wang Min, vice rappresentante permanente della Cina presso l’Onu ricorda: “L’Aiea e l’Iran rafforzino dialogo e collaborazione e risolvano al più presto le questioni in sospeso”. Wang aggiunge che le risoluzioni del Consiglio di Sicurezza devono essere attuate in maniera seria, complessiva ed accurata e che il loro obiettivo non e’ costituito dalle sanzioni”. Sempre nel marzo 2012, l’ex Leader maximo cubano Fidel Castro difendendo le attività nucleari pacifiche iraniane mette in guardia gli Stati Uniti da un’eventuale aggressione militare contro la Repubblica Islamica ed il direttore generale dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (AIEA), Yukiya Amano, viene accusato da ex dirigenti dell’Agenzia delle Nazioni Unite di “avere un atteggiamento filo-occidentale sul programma nucleare di Teheran”. Dopo aver ripetutamente minacciato Teheran dicendo che “tutte le opzioni sul tavolo” per il suo programma nucleare pacifico, il presidente degli Stati Uniti lo rifa al termine del colloquio avuto a Seul con il premier turco Recep Tayyip Erdogan. Gli Stati Uniti, Israele e alcuni dei loro alleati dicno che “c’é ancora tempo per una soluzione diplomatica” sulla questione del nucleare iraniano. Il 14 Aprile 2012, si svolgono i nuovi colloqui fra l’Iran ed i Paesi del 5+1 (i cinque membri permanenti del Consiglio di Sicurezza e la Germania) sul programma nucleare iraniano, interrotti da un anno e il premier turco Rajab Tayp Erdogan riguardo questo nuovo turno di negoziati tra Iran e 5+1 afferma: “Noi abbiamo offerto dapprima di ospitare le trattative e la parte iraniana ha espresso apprezzamento per la nostra proposta e nessuno ha il diritto di usare la forza contro un paese che usa il nucleare solo per scopi pacifici”. Michael Mann, portavoce dell’Alto rappresentante Ue per la Politica estera, Catherine Ashton, al termine della prima sessione di colloqui afferma: “I colloqui tra il gruppo 5+1 e Teheran sul programma nucleare iraniano in corso a Istanbul sono stati finora costruttivi e si sono svolti in un clima positivo”. Gli Stati Uniti chiedono di svolgere una riunione bilaterale con la delegazione di Teheran a Istanbul, in Turchia, dove sono in corso i negoziati sul nucleare iraniano con il Gruppo 5+1, ma la delegazione iraniana rifiuta l’incontro con la delegazione americana. In questo turno si annuncia che i prossimi colloqui si terranno a Baghdad il 23 maggio. Nel frattempo, l’Iran ribadisce che non fermera’ l’arricchimento dell’uranio e chiede che il gruppo ‘5+1′ si impegni per rimuovere le sanzioni contro l’Iran. Il 25 maggio 2012, al termine dei colloqui di due giorni con i rappresentanti del gruppo 5+1 a Baghdad, il capo-negoziatore iraniano Saeed Jalilì valuta positive le trattative annunciando che queste proseguiranno tra meno di un mese a Mosca. *** Il nuovo round di negoziati fra Iran e il gruppo 5+1 sul programma nucleare di Teheran si tiene il 18 e 19 giugno a Mosca e dopo questo turno, l’Iran per bocca di Saeed Jalili, segretario del Consiglio Supremo di Sicurezza Nazionale, critica le potenze occidentali per aver abbandonato lo spirito propositivo riscontrato in Turchia, quando sembrava che, dopo uno stop di oltre un anno, i negoziatori avessero trovato una piattaforma comune sulla quale portare avanti le trattative. Al termine di questo turno, l’Alto rappresentante per la politica estera dell’Unione europea e coordinatrice del Gruppo 5+1, Catherine Ashton, ha confermato un incontro tecnico a Istanbul per dar seguito ai negoziati sul nucleare iraniano, il 3 luglio. Nonostrante l’inizio delle nuove sanzioni internazionali contro l’Iran, nel luglio 2012, la Germania sottolinea il diritto dell’Iran a promuovere il suo programma nucleare come il membro dell’Agenzia internazionale dell’energia atomica (AIEA) nonché paese firmataro del Trattato della non proliferazione (TNP). Un altro incontro dei rappresentanti dell’Iran e dell’Ue sulla questione nucleare avviene ad Istanbul il 24 luglio dove vengono esaminate le possibilità diplomatiche che permetterebbero di annullare la preoccupazione internazionale riguardo il programma nucleare iraniano,  si annuncia che per fine agosto, l’Iran, riprendera’ le trattative per il programma nucleare. A fine agosto, la direzione dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea) approva la creazione di un “gruppo di lavoro” per monitorare il programma nucleare iraniano e il rappresentante iraniano all’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (Aiea) Ali Asghar Soltanieh afferma: “L’Iran ”non fermera’ mai” l’attivita’ di arricchimento dell’uranio e noi continueremo con l’arricchimento dell’uranio sotto la supervisione dell’Aiea”.Nell’ottobre 2012, Il ministro degli Esteri iraniano, Ali Akbar Salehi, propone un compromesso sul programma nucleare di Teheran in cambio di una fornitura di uranio arricchito da dei Paesi terzi. E il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Ramin Mehmanparast dichiara: “L’Iran è disposto a mostrare flessibilità per rimuovere le preoccupazioni dell’Occidente riguardo al programma nucleare del Paese, solo se l’altra parte garantisce a Teheran l’arricchimento dell’uranio per scopi pacifici”. *** Un nuovo colloquio tra la Repubblica islamica e il Gruppo dei Paesi 5+1 sulla questione nucleare ha luogo il 25 febbraio 2013 in Kazakistan.Ali Akbar Salehi, il ministro degli Esteri iraniano ha commentato l’incotro del 25 febbraio così : “Il punto importante è che i colloqui con il G5 +1 (Gran Bretagna, Cina, Francia, Russia, e Stati Uniti più la Germania) si stanno dirigendo nella giusta direzione”. Inoltre, il Segretario di Stato Usa John Kerry ha dichiarato:” ringrazio iraniani per diplomazia ragionevole’ L’Iran ha un governo eletto e legittimo e siede alle Nazioni Unite,” elogiando la posizione ragionevole assunta dalla delegazione iraniana durante l’ultimo giro di colloqui sul nucleare che si sono conclusi il 25 febbraio in Kazakistan. Al termine di questi negoziati ad Almaty Iran e 5+1 hanno concordato di tenere un incontro a livello di esperti per il 17-18 Marzo ad Istanbul e di riincontrarsi poi il 5-6 Aprile nella città di Almaty, sempre in Kazakistan.

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