Il retroscena dei razzi iraniani verso la Truman americana

Mentre gli Usa ed i media occidentali ritengono che i Pasdararan, l’esercito della Repubblica islamica, abbiano lanciato dei razzi contro la portaerei Truman e gli altri cacciatorpedinieri americani quando stavano transitando dallo stretto di Hurmoz, le fonti iraniane raccontano l’accaduto da un altra prospettiva sostenendo che l’incidente non sia accaduto così come descritto dagli americani.

La Guardia rivoluzionaria iraniana ribadisce che la sorveglianza della Truman, nel momento della sua entrata nel Golfo Persico sia un atto legittimo, professionale e di routine e a questo proposito non sia successo niente d’imprevisto e inaspettato. Al riguardo, i razzi ai quali si riferiscono i funzionari Usa erano per un’esercitazione a fuoco in corso e non violava le sicurezza della linea di traffico marittimo del Golfo Persico riconosciuta a livello internazionale.

Dopo 4 giorni trascorsi dall’incidente, i media decidono di divulgarlo e lo definiscono “immotivatamente provocatorio e pericoloso” e secondo gli stessi funzionari statunitensi la Marina di Teheran ha perfino avvisato la Truman e la flotta di navi via radio che stava per effettuare un’esercitazione del lancio dei razzi, chiedendogli di evitare la zona.

Secondo gli analisti iraniani, rendere pubblico un solito contegno per controllare le navi che transitano nel Golfo Persico, accanto alla notizia dei razzi lanciati dopo 4 giorni dall’incidente sarebbe per screditare le capacità militari dell’Iran.

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